#AroundtheWorld: Ho visto un sogno, la Giordania

Ahlan wa sahlan al-Urdun o, per essere più “internazionali”, welcome to Jordan.
Ebbene sì, benvenuti in Giordania! Ed effettivamente quale migliore accoglienza del sentirsi “ben-venuti”, ben accolti, proprio come mi sono sentita io durante questo viaggio che sto per raccontarvi?
Era da tempo che sognavo di visitare la Giordania; da sempre sono stata affascinata da questo paese, tanto piccolo a livello geografico, quanto grande e ricco dal punto di vista storico. Il territorio è stato infatti, per molto tempo, un importante centro di commercio e un punto nevralgico per i grandi imperi dall’antichità fino al Medioevo.
“Giordania” sembrerebbe derivare dal nome del fiume Giordano, che attraversa il territorio e che significa “discendere”, “andare verso il basso”[1]. Quasi a voler rimanere fedele all’etimologia, il mio è stato un viaggio on the road da nord a sud, “discendente” appunto, durante il quale ho apprezzato una varietà inaspettata di paesaggi naturali e di siti storici ed archeologici, molti dei quali dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, che coprono un arco temporale veramente ampio. Infatti, l’area, abitata sin dal Paleolitico, intorno al XIII secolo a.C. fu suddivisa tra varie popolazioni di origine semitica e, successivamente, fu conquistata da Alessandro Magno. Prima di tale invasione si sviluppò una cultura unica, quella dei Nabatei, un popolo nomade proveniente dal deserto del Negev, che stabilì la propria capitale a Petra.
Intorno al 63 a.C. il territorio della Giordania passò sotto la dominazione romana, poi sotto quella bizantina e nel VII secolo d.C. fu conquistato dalla prima dinastia califfale islamica, gli Omayyadi, che vi costruirono una serie di palazzi e di residenze rappresentative, tra le quali Qasr al-Kharana, Qusayr ‘Amra, Hammam al-Sarakh[2].
La regione della Giordania fece parte del Regno Latino di Gerusalemme, fondato nel 1099 con la fine della prima Crociata; intorno al XVI secolo passò sotto il controllo dei turchi ottomani e, dopo varie vicissitudini, nel 1946 si rese indipendente dal mandato britannico divenendo un regno autonomo.
La mia avventura è iniziata a ʿAmman, la città più popolosa e la capitale della Giordania. È una giovane città molto grande e trafficata, che è stata il mio punto di partenza per visitare il nord, con le sue colline ricche di uliveti e con i più importanti centri che costituivano la Decapoli. Poi è stata la volta del deserto orientale, con orizzonti infiniti, piccoli villaggi polverosi e insediamenti omayyadi. Successivamente ho fatto tappa a Madaba, unica città dove ho potuto sentire sia il suono delle campane che il richiamo del muezzin, poiché convivono cristiani e musulmani, e da dove ho visitato alcuni luoghi biblici: il Monte Nebo, con la chiesa-memoriale di Mosè dal quale si gode di un panorama mozzafiato, Betania oltre il Giordano, dove si trova il sito del Battesimo di Gesù Cristo, situato in una valle verdeggiante ricca di coltivazioni, e Macheronte, dove si sarebbe svolta la tragica storia di Salomè e Giovanni Battista.
Ho poi percorso la Desert Highway per andare verso sud e visitare la magnifica Petra, interamente scolpita nell’arenaria, e il deserto meridionale rosso-arancio del Wadi Ram, fino ad arrivare a ʿAqaba, l’antica fondazione omayyade di Ayla, sul Mar Rosso.
- ʿAmman, la capitale della Giordania, vista dalla collina della cittadella (Jabal al-Qalʿa)
- Tempio di Ercole. Costruito intorno al II secolo a.C., il tempio si trova sulla collina della cittadella, un’area stratificata, che comprende tracce umane dal Paleolitico fino al periodo islamico.
- Jerash, strada principale colonnata (il cardo massimo). Le prima tracce di insediamenti sono riconducibili al Neolitico; con la conquista nel 63 a.C. da parte del generale romano Pompeo, la città, conosciuta come Gerasa, divenne la più importante della Decapoli.
- Castello di Ajloun. Nel periodo delle Crociate fu costruita una serie di castelli fortificati tra i quali Ajloun, Karak. Arroccato su una collina, il castello di Ajloun fu costruito nel XII secolo e ampliato nel XIII secolo.
- Umm Qais. Città fondata nel periodo ellenistico si trova tra Siria, Israele e Palestina; nell’antichità era conosciuta come Gadara, una città della Decapoli romana.
- al-Salt. La città romana di Saltus, attuale al-Salt, vide un periodo di grande fioritura durante le Crociate. Nel 2021 è entrata nella lista dei siti patrimonio mondiale dell’UNESCO come “città della tolleranza e di ospitalità urbana”. La città è stata capitale della Giordania fino al 1920.
- Umm al-Jimal, dall’arabo “la madre dei cammelli”, è un sito archeologico conosciuto anche come l’”oasi nera” poiché costruita con blocchi di basalto nero. La città nacque nel I secolo d.C. con i Nabatei; fu poi occupata dai Romani, dai Bizantini e dagli Omayyadi.
- Qusayr ʿAmra, particolare delle pitture. Questo insediamento fu costruito da al-Walid I, califfo della dinastia Omayyade, ed è uno dei primi esempi di architettura islamica. Inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, Qusayr ʿAmra è in blocchi di calcare e internamente tutte le superfici sono dipinte.
- Qasr al-Kharana. Fu edificato tra il VII e l’VIII secolo, si tratta di una costruzione fortificata che non aveva scopi militari bensì veniva utilizzato come caravanserraglio, come stazione di posta.
- Mosaico pavimentale nella chiesa della Vergine Maria, Madaba. La chiesa fu costruita nel VI secolo e il mosaico, capolavoro di arte geometrica, viene datato al 767 d.C. Madaba è considerata la città dei mosaici, la “Ravenna dell’Oriente”, ed è costellata di chiese cristiane.
- Una delle chiese nel sito archeologico di Umm al-Rasas. Conosciuto dalle fonti come Kastron Mephaa, le estese rovine del sito archeologico sono entrate nella lista dei siti Patrimonio UNESCO. L’insediamento fu edificato nel VI secolo ed è in gran parte ancora da scavare; sono state identificate quattro chiese con varie decorazioni musive e un accampamento militare (il kastron per l’appunto).
- il Monastero (al-Deir), Petra. Fu costruito nel III secolo a.C. dai Nabatei, è un luogo spettacolare e monumentale, che sorge tra le colline della città di Petra, Patrimonio UNESCO e una delle Sette Meraviglie del mondo moderno. Il Monastero è interamente scolpito nella roccia e aveva la funzione di monumento funerario.
- Wadi Ram. Conosciuto anche come la “Valle della Luna”, è un esteso deserto di colore rosso-arancio, con distese di sabbia alternate a colline di roccia arenaria, che si trova nella zona meridionale della Giordania. È entrato nella lista dei siti Patrimonio UNESCO.
- Alcuni amici incontrati lungo il mio viaggio.
Durante il mio viaggio ho incontrato e conosciuto persone care che spesso si sono offerte di farmi da guida per visitare città sorprendenti come Madaba o siti archeologici abbandonati come al-Qastal. Sono stata ben accolta da tutti coloro che ho incontrato lungo il mio percorso e molti mi hanno addirittura invitato ad entrare nelle loro case e a bere un thè caldo. È proprio a tutti loro che voglio dire grazie poiché, altrimenti, non avrei scoperto e raggiunto luoghi così meravigliosi!
[1] J. J. Mark “Ancient Jordan” in World History Encyclopedia 2018
[2] Si veda “Gli Omayyadi. La nascita dell’arte islamica. La Giordania” di G. Bisheh, F. Zayadine, M. Al-Assad, Milano 2000
Giorgia Dato